Viva Mexico
A
fghanistan, Iraq, Palestina, Pakistan-India, Corno d’Africa, Darfur, Palestina e l’elenco potrebbe continuare.
Guerre di religione; guerre territoriali; guerre per esportare la democrazia e i valori della nostra opulenta, sazia e consumistica civiltà; guerre contro il terrorismo; guerre tra poveri e disperati popoli, ostaggi del dittatore di turno; guerre per la superiorità di un’etnia rispetto ad un’altra ecc… ecc…
Cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia; “la grande falciatrice” è sempre in azione.
Poi ci sono altri tipi di guerre di cui sappiamo poco o nulla, forse perché, a torto, si crede che siano solo affari interni a quel determinato Paese lontano da noi migliaia di chilometri, come se la distanza possa rappresentare uno scudo protettivo dai mali del mondo, ma sono guerre altrettanto efferate e sanguinose.
La guerra al narcotraffico.
Narcotraffico vuol dire quantità industriali di droga, che non rimangono nelle zone di produzione per farci del concime, ma si diffondono in tutto il mondo in modo tale da far invidia al più pervicace virus influenzale.
Tra i paesi sulla linea del fronte c’è indiscutibilmente il Mexico che, a detta degli ultimi dati, ha superato la Colombia in termini di produzione e violenza legata al traffico delle sostanze stupefacenti e, come per la Colombia, anche in questo caso c’è una proficua alleanza; indovinate con chi?
“La Ndrangheta “ha contribuito a fare del Messico il paese numero uno per il traffico di droga. La forza dei cartelli messicani in relazione all’Italia è rappresentata dal fatto che dal loro paese la droga arriva negli Stati Uniti e in Africa; dall’Africa arriva in Europa e questo movimento è controllato dalle organizzazioni criminali italiane. Quello che fanno le mafie italiane è comprare dal Messico quello che produce e distribuisce”. Roberto Saviano
Ciò dimostra che non si è poi tanto lontano dal Mexico e che la cosa ci riguarda; eccome!
Ma tutte queste parole servono a poco, bisogna passare i fatti che, come si sa, sono molto più esplicativi di mille parole anche se scritte magnificamente bene.
Allora vi consiglio di visitare questo sito e tenetevi forte perché farete un viaggio nell’essenza dell’orrore, che al confronto i film di Dario Argento sono roba da bambini.
Piccola anticipazione sulla mole dei sequestri che puntualmente le forze di Polizia Messicana effettuano.